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KARAMA

Gaza, Dignità Sotto Assedio



di Adriana Zega

KARAMA
Gaza, Dignità Sotto Assedio





Dal 2007 la Striscia di Gaza vive sotto un assedio illegale imposto unilateralmente da Israele in aperta violazione del diritto internazionale umanitario. L’assedio costituisce una punizione collettiva per l’intera popolazione civile di Gaza, composta da circa 1.7 milioni di persone, imponendo pesanti restrizioni di movimento alle persone e ai beni in entrambe le direzioni e isolando quasi completamente la Striscia dal resto del mondo.



Tra il 27 dicembre 2008 e il 18 gennaio 2009, Israele ha condotto l’offensiva militare più violenta e brutale nella storia dell’occupazione, l’operazione Piombo Fuso, che ha causato la morte di 1.419 persone, tra cui 318 bambini. Danni incalcolabili sono stati inflitti al settore agricolo, agli edifici industriali e alle infrastrutture sanitarie, idriche ed elettriche. Nei 22 giorni di attacco l’esercito israeliano ha distrutto più di 3.500 abitazioni e provocato lo sfollamento di almeno 20.000 persone. La “zona di confine”, detta buffer zone, è stata oggetto di un’azione militare sistematica di demolizione di case e livellamento di estese aree agricole volta al fine di a spopolare l’intera area.



La buffer zone è una zona cuscinetto completamente militarizzata imposta da Israele che dal confine israeliano si estende all’interno del territorio di Gaza. Il suo limite di 300 metri, secondo quanto stabilito dagli israeliani, è in realtà indefinito. L’esercito israeliano compie infatti incursioni militari e spara a vista anche fino a più di un chilometro all’interno della Striscia. La buffer zone comprende più del 35% dei terreni agricoli di Gaza a cui i contadini non hanno praticamente più accesso, se non a rischio della propria vita.



Questo reportage vuole dare voce alle famiglie di contadini della buffer zone che sono state colpite durante la guerra. Raccolte a distanza di tre anni da Piombo Fuso, le loro testimonianze raccontano come le conseguenze della guerra abbiano segnato in modo indelebile la vita di chi ha perso i familiari, la casa, l’accesso alla terra. Così come la vita di intere famiglie e generazioni di palestinesi è stata segnata dall’occupazione israeliana, di cui Piombo Fuso è solo uno degli episodi più drammatici.



Non si vuole mostrare la povertà, ma la condizione di impoverimento imposta su queste persone che a fatica ma con grande coraggio reagiscono alla perdita di tutto ciò che è stato costruito nell'arco di una vita. Le loro storie raccontano la forza sorprendente con cui le donne e gli uomini di Gaza resistono quotidianamente alle condizioni disumane e logoranti dell’assedio. Una forza che nasce da un profondo senso di dignità, che in arabo si dice karama.

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